La Storia
La storia di Spalato è antichissima, sicuramente il suo territorio fu interessato da insediamenti neolitici, sicuramente fra il III e il IV secolo a.C. i Greci vi si stanziarono almeno fino a quando non intervenne l'Impero Romano.
L'Imperatore Diocleziano scelse questo luogo per far erigere nel 295 d.C la sua magnifica e possente residenza. Il Palazzo di Diocleziano con la sua imponente cinta muraria ancora oggi è il simbolo di Spalato e rappresenta una delle rovine Romane più importanti nel mondo.
Tuttavia malgrado tanta magnificenza il tempo di Diocleziano fu molto complesso per la città, straziata dalle lotte contro il cristianesimo.
Con la morte dell'Imperatore nel 313 d.C il palazzo venne solo occasionalmente utilizzato fin quando nel VII secolo divenne il rifugio della popolazione della vicina Salona invasa dagli Avari e dagli Slavi.
Lo sviluppo demografico successivo al nuovo insediamento portò alla fondazione della città di Spalatum.
Storicamente la città conobbe il dominio Bizantino sotto il quale crebbe guadagnando un'apprezzabile autonomia tanto che nel X secolo con il Regno Croato, Spalato divenne capitale della Croazia.
Autonomia mantenuta anche con Regno Magiaro Croato fino al 1420 quando ebbe inizio il lungo periodo del controllo della Repubblica di Venezia, un dominio che si protrarrà per i successivi quattro secoli.
Dopo una breve parentesi el Impero Francese, Spalato passò sotto l'Impero Asburgico che si dissolverà con la Prima Guerra Mondiale e vedrà nel 1918 l'annessione della città alla Jugoslavia o meglio al Regno di Jugoslavia altrimenti detto Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.
In questo periodo inizia un fenomeno di migrazione della popolazione italiana (presente in modo cospicuo in questo territorio a partire da ragioni di prossimità spaziale) che non si interromperà fino ad un abbandono quasi totale dopo la seconda guerra Mondiale.
Fra il 1941 e il 1943 Spalato subì le atrocità dell'occupazione fascista alle quali rispose con un forte ingresso dei suoi abitanti nelle fila dei partigiani; con la caduta del Fascismo in Italia e fin quando non finì la Guerra, Spalato passò dal controllo degli Ustascia (movimento nazionalista di estrema destra), all'egemeonia della Germania nazista, fino all'arrivo dei partigiani guidati dal maresciallo Tito.
Proprio con il maresciallo Tito, finita la guerra, Spalato entra a far parte della Repubblica Federale di Yugoslavia guidata dal regime comunista e composta dalle sei repubbliche di: Croazia, Slovenia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Macedonia e Serbia.
In seguito al dissolvimento nel 1991 della Repubblica Federale la città entra a far parte della Croazia indipendente.
Dopo la difficile situazione degli anni '90 sfociata nella guerra civile, la Croazia nel 2003 ha chiesto l'ingresso nell'Unione Europea.